In me mago agere – Crea la tua realtà

Come ho avuto modo di spiegare nel precedente articolo (“Una realtà creata a nostra immagine e somiglianza“), il potere della nostra immaginazione è più forte di quanto siamo abituati a pensare. La mente crea, è un concetto non più nuovo ormai, e proviene persino dalla bocca degli scienziati.

Una corrente etimologica fantasiosa (pare) vede la provenienza della parola “immaginare” nella locuzione latina “In me mago agere”, che significherebbe che, nel momento in cui immagino qualcosa, dentro di me esiste un Mago che agisce, in grado di far avverare ciò che vedo, dico, decreto.

mago

The Wizard Septimus, Jan Patrik Krasny

Una delle parole che attribuiamo per antonomasia alla bocca del Mago è “Abrakadabra”, tramite la quale si avvera la magia. E’ l’incantesimo più conosciuto, quello più utilizzato, e il motivo è da ricercarsi ancora una volta nell’etimologia. “Avrah Ka Dabra” in aramaico significa “creo quello che dico”. E’ un decreto, pronunciato con fermezza e senza esitazione alcuna, con fede assoluta nella riuscita.

Abbiamo già visto in che modo siamo co-creatori della realtà che ci circonda, ed ecco perché è possibile affermare che il nostro potere di creazione è quanto di più simile a quello che oggi definiamo magia.

magia

Immagine tratta da Pinterest. Fonte sconosciuta.

Non c’è nessuno fuori di noi in grado di cambiare la nostra realtà, se noi non glielo consentiamo. Un vero Mago (colui che ha il potere dell’immaginazione) non lo permetterebbe mai. Va da sé che, se quello che ci circonda non ci piace, gli unici a poter cambiare le cose siamo noi soltanto. Stando così le cose, tutto dovrebbe assumere un carattere più stimolante: non siamo più in balia di enti esterni che possono agire su di noi, ma siamo noi i veri responsabili di ciò che ci accade. Non siamo più esseri inermi di fronte alle vicende della vita, ma Maghi creatori di quelle stesse vicende. Se vi risulta difficile crederci, potete dare uno sguardo al mio articolo “Fitoterapia energetica, memoria dell’acqua e pensiero positivo“.

immaginare

Magari fosse così facile, però! La nostra magia interiore, quella dettata dalla nostra immaginazione, non funziona perché la insozziamo con i nostri dubbi, le incertezze, le convinzioni che abbiamo di noi stessi e degli altri, le emozioni, i pensieri… tutto rema contro la nostra magia personale, almeno apparentemente. Infatti, possiamo dirigere consapevolmente le nostre energie verso ciò che vogliamo creare, ripulendoci però in via preventiva di tutta l’inutile spazzatura che abbiamo dentro.

No, non sto dicendo che sia semplice, ma questo non significa che sia impossibile. Ripulire l’inconscio – la parte più attiva di noi e della quale non ci rendiamo conto – è un lavoro estenuante, continuo, ma dà i suoi risultati.

insicurezza

Come rendere conscio l’inconscio? Semplice: osservando la realtà che abbiamo intorno. Essa è lo specchio esatto di ciò che abbiamo dentro, delle vibrazioni che ogni giorno emettiamo e che ci tornano indietro potenziate (potete leggere a tal proposito il mio articolo “Specchio, servo delle mie brame…“). Solo osservando queste manifestazioni materiali della nostra parte inconscia possiamo pensare di agire intenzionalmente su di noi (non sull’esterno) per cambiare la nostra realtà. Siamo abituati, infatti, a creare inconsapevolmente eventi spiacevoli, ad attirare a esperienze ed emozioni negative, ma come il nostro potere interiore funziona per tutto ciò che non vorremmo, altrettanto può accadere in positivo, se non dubitiamo e abbiamo fede, se lasciamo andare preoccupazioni e pensieri autolesionisti.

specchio maschera

E’ l’intento (etim. “tendere verso”) a fare la differenza, ad accendere la scintilla della magia in noi. Tuttavia, anche in questo caso, bisogna fare una distinzione. Ci sono intenti dettati dalla mente, quindi dall’ego, che ci porta a tutti i costi a raggiungere degli obiettivi anche se questi ci recano sofferenza o nascondono bisogni, aspettative, idee della personalità. Il tipo di intento che dovremmo ricercare è quello dell’anima, del cuore, che con purezza e senza alcun bisogno materiale guida la nostra coscienza verso l’evoluzione.

anima

Pratiche come la Presenza (il qui e ora, l’Adesso di Eckhart Tolle e l’hic et nunc dei latini, per intenderci) la Legge dello Specchio, l’Osservatore sulle emozioni, i pensieri, i gesti, le parole… sono tutte volte a disgregare la spazzatura e i demoni interiori che impediscono alla nostra vera magia di manifestarsi.

Si comincia dalla consapevolezza che la realtà non è qualcosa di creato all’esterno, bensì all’interno di noi, laddove esiste un Mago. I neuroni del nostro meraviglioso cervello si collegano gli uni agli altri formando delle sinapsi, le quali determinano le nostre abitudini, i nostri schemi mentali, i pensieri fissi che caratterizzano la nostra personalità, le convinzioni che abbiamo su di noi e sul mondo.

neuroni

Ma la buona notizia è che le sinapsi possono essere modificate, ponendo attenzione a ciò che si pensa, immagina, crea. Cambiando le sinapsi, creiamo una strada nuova, diamo vita a sentieri non battuti. In altre parole, ci diamo la possibilità di cambiare la nostra realtà e, con il tempo e l’esercizio costante, non sarà più solo possibile, ma tangibile.

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Non mi resta, dunque, che augurarvi un luminoso percorso alla scoperta del vostro Mago interiore e altrettanto luminose trasformazioni.

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