Fitoterapia Energetica, memoria dell’acqua e pensiero positivo

L’argomento di cui voglio parlarvi oggi è all’apparenza complesso, ma tenterò di spiegarlo nel modo più semplice e chiaro possibile. E’ grazie alla lettura degli straordinari fenomeni di cui sto per parlarvi che il mio modo di vedere le cose è radicalmente cambiato, ormai sette anni fa.

In realtà dire che siano straordinari è impreciso di per sé, perché sono tutte scoperte provate scientificamente, per cui sono tangibili, concrete, vere.

Qualche anno fa, dunque, mi imbattei in uno dei tanti libri che, a loro modo, mi cambiarono la vita: “Il canto degli alberi. Manuale di Fitoterapia Energetica” di Maria Cornelia Giordani. Del libro vi parlerò in un secondo momento, perché merita un articolo a parte, ma esso mise un tassello fondamentale nella mia spiritualità, basata sulla Natura e su una visione animistica della realtà. Mi diede delle conferme, e solo adesso, a distanza di anni, comprendo fino in fondo il valore di quel tassello.

fitoterapia energetica maria cornelia giordani il canto degli alberiMaria Cornelia Giordani, dopo aver studiato e osservato la Natura, ha trovato il suo talento con un’intuizione terapeutica inedita: ha pensato di estrarre dagli alberi e dalle piante energia utile alla guarigione. In che modo? Affidandosi alla propria sensibilità, avvertendo le energie delle diverse piante, ha legato una boccetta di acqua o di olio al tronco di un albero o al fusto della pianta, lasciandovela per un certo periodo di tempo. In questo modo l’acqua/olio assorbiva le energie benefiche, guaritrici e terapeutiche della pianta senza provocare in essa alcun dolore, e una volta assunta/o, apportava beneficio al corpo e allo spirito della persona che presentava disturbi di vario genere. Può sembrare assurdo, folle, lo ammetto. Roba da ciarlatani. Eppure non lo è.

Questo metodo, come tanti altri, funziona in modo simile all’omeopatia, la quale si basa sulla memoria dell’acqua.

Lo so, probabilmente vi verrà difficile credere anche a questo, ma abbiate pazienza e seguitemi fino in fondo all’articolo, perché pian piano vi spiegherò tutto.

Avete capito bene: l’acqua ha una sua memoria, vale a dire che immagazzina informazioni dall’ambiente circostante, da ciò con cui viene a contatto. L’acqua di un torrente acquisisce le caratteristiche – non solo fisiche, ma anche energetiche – dei luoghi che attraversa e sui quali scorre. Ecco perché l’acqua (o l’olio) di Maria Cornelia Giordani, così come l’omeopatia, funzionano. A dare prova di questa capacità dell’acqua è stato Masaru Emoto: la sua ricerca, effettuata in modo non scientifico, ma che venne provata in seguito da studiosi di fama internazionale, ha stabilito che l’acqua registra e immagazzina le vibrazioni che le sono dirette. Emoto ha cristallizzato l’acqua ed etichettato le bottiglie nelle quali era contenuta a seconda dell’emozione che a quell’acqua era stata trasmessa: ad alcune bottiglie ha rivolto parole positive (ti amo, sei bellissima, come sei cara!) o negative (ti odio, ti ammazzo, fai schifo). Il risultato al microscopio è stato semplicemente sorprendente: dalle fotografie emergono i cambiamenti avvenuti nelle strutture cristalline dell’acqua. Nel caso delle frasi negative, l’acqua al microscopio risultava torbida, scura, mentre per quelle negative i cristalli di acqua assumevano forme armoniche, limpide, belle. L’esperimento fu poi esteso, prelevando campioni di acqua presi prima e dopo le preghiere, o esposti a diversi tipi di musica.

masaru emoto acqua

In questa foto vediamo la struttura cristallina dell’acqua PRIMA di una preghiera e quella assunta dalla stessa DOPO la preghiera.

Che cosa significa tutto questo?

Vi sarete sicuramente imbattuti più di una volta in un video o in un articolo in cui si parlasse di piante esposte a un certo tipo di musica – soprattutto quella classica – per farle crescere più sane e forti. Esistono anche dimostrazioni dell’energia emanata dalle piante a seconda di ciò che le circonda, come accade nel video di seguito:

Le piante sono composte per la gran parte di acqua e l’acqua, come abbiamo visto, memorizza le vibrazioni dell’ambiente circostante. Non è assurdo, non è fantascienza né ciarlataneria: è la verità, la realtà delle cose.

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Così come le piante, anche noi siamo costituiti per la maggior parte di acqua. Le scoperte di Emoto sono significative, dunque, se si considera che ciò che entra nel nostro corpo influisce sul nostro stato fisico, psichico ed emotivo. I pensieri e le emozioni negativi lasciano una vera e propria firma vibrazionale nei fluidi del nostro corpo, facendoli diventare torbidi e brutti come l’acqua cristallizzata da Emoto. Bombardando costantemente la nostra acqua interna di pensieri, emozioni e parole negative, è possibile che insorgano malattie e diverse condizioni di malessere. Al contrario, invertendo la rotta e introducendo vibrazioni benefiche nel nostro organismo possiamo trovare la via della guarigione e, infine, del benessere.

Potete vedere bene questi concetti, insieme alle foto dell’esperimento di Masaru Emoto,  nel video seguente:

Se dopo la visione siete ancora scettici o dubbiosi sulla veridicità delle affermazioni di questo articolo e delle scoperte di Emoto, allora vi consiglio di prendere visione di un altro video-esperimento che potete condurre anche voi da casa: “Esperimento del riso di Masaru Emoto realizzato da Daniele Penna“. Nel video viene messa un’etichetta ai contenitori di riso per identificarli, ma se avete intenzione di condurre da voi l’esperimento, pronunciate a voce alta le parole positive/negative, rivolgendole al vostro riso. Infine, ci tengo a precisare che nel video si vedono formiche e altri insetti sul riso caricato positivamente. A differenza di quanto si possa pensare, questo è sinonimo di salubrità: ciò che è buono per noi esseri umani è buono e salutare anche per gli altri esseri viventi che abitano sul pianeta. Al contrario, ciò da cui le forme di vita restano alla larga deve essere un indice di allarme, il quale ci avverte delle cattive condizioni energetiche in cui versa l’oggetto o il luogo in questione.

Tornando a noi, il discorso non finisce qui. L’essere umano, per quanto si senta grande e onnipotente, deve fare i conti con qualcosa di ben più grande di lui: poggia i piedi su un suolo vivo, pulsante. Questo suolo, che è il Pianeta Terra, è composto… guarda un po’!, da circa il 70% di acqua! Più essa è inquinata – non solo da agenti fisici e chimici nocivi, ma anche dalle energie che noi stessi rilasciamo nel mondo – più lo siamo anche noi. E’ un circolo vizioso, un cane che si morde la coda, dal quale sembra impossibile uscire. Eppure, nel nostro piccolo, possiamo iniziare a guarire noi stessi per guarire l’ambiente che ci circonda, emanando vibrazioni positive, che sono contagiose ancor più di quelle negative, checché ne possiate pensare.

Ecco perché le scoperte di Maria Cornelia Giordani sono credibili, veritiere. Ecco perché le piante crescono più rigogliose, se curate con la “medicina” più potente che esista – l’Amore. Lo stesso portentoso farmaco guarisce anche noi, i nostri cari, il pianeta sul quale siamo nati. Non ci resta che prenderne coscienza e iniziare ad agire, poiché abbiamo davvero in mano la chiave per rendere la nostra realtà migliore: basta solo infilarla nella toppa giusta e aprire la porta.

Muna 

Fonti:

  • Il canto degli alberi. Manuale di fitoterapia energetica, Maria Cornelia Giordani.
  • Omeopatia fai da te, Hazel Warda.
  • Film documentario Un altro mondo, Thomas Torelli.

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