Decotto “Danza del Limone con l’Alloro”

Visto che ci troviamo a dover smaltire le grandi abbuffate delle feste, può capitare che insorgano problemi di digestione. La Natura, come sempre, è generosa e corre in nostro aiuto.

Ci sono tantissimi rimedi per l‘affaticamento nel digerire, il bruciore di stomaco e la nausea, ma quello che voglio farvi conoscere oggi l’ho sperimentato più volte su di me e ha sempre funzionato alla grande.

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Il Nonno mi prende per mano e mi porta in giardino, là dove gli alberi di limone sono carichi di frutti del colore del sole.

“Vieni con me, facciamo una passeggiata”, mi dice, la sua mano nodosa avvolta intorno alla mia come fosse una coperta di lana ruvida, ma accogliente. La stringo, fiduciosa, e lo seguo. Due miei passi ne fanno uno solo dei suoi.

Mi porta vicino al Limone e abbandona per un attimo la mia presa. Lo vedo pensieroso, fa sempre così quando si avvicina a un albero o a una pianta. Ormai conosco a memoria questo rito, perché lui me lo ha trasmesso.

Posso prendere uno dei tuoi frutti?, sta domandando.

Una folata di vento fa chinare la chioma dell’albero: ha dato il suo consenso. Il nonno, allora, stacca un frutto dall’albero, poi dice: “Grazie per questo dono, amico mio”.

Gli tiro piano la manica del giaccone e gli domando: “A cosa ti serve, Nonno?”.

“Questo frutto è una gemma preziosa. Vedi il suo colore?”

Ho già gli occhi che brillano, perché so che questo è solo l’inizio di una delle storie che il nonno è così bravo a raccontarmi. Annuisco e dico: “Sì, è come quello del sole”.

“Esatto! Il limone dona i suoi frutti tutto l’anno, proprio come il sole, che non ci abbandona mai, se non per il breve periodo notturno. E’ giallo come la luce, e la luce è vita: senza di essa non esisterebbe nulla. Oggi dobbiamo chiedere a questo limone di usare la sua luce per far stare meglio la nonna. Vieni con me, adesso: torniamo dentro.”

Mi porta in cucina, posa il limone sul tavolo, poi apre la dispensa. Ne estrae un barattolo colmo di foglie essiccate. Lo apre e ne prende una, poi la mette vicino al limone.

“Questa è una foglia di alloro. Gli antichi Greci credevano fosse sacro al dio Apollo… era il dio del Sole.”

“Ah, ecco perché lo hai messo vicino al limone! Hanno tutti e due lo stesso significato.”

“Proprio così.”

Il nonno lava il limone, poi prende un tagliere e taglia a metà il frutto. Subito dopo toglie la buccia con il coltello: “Bisogna fare attenzione a non grattare via la parte bianca del limone, perché quella che ci serve oggi è solo la scorza gialla”, mi spiega.

Una volta finito quel lavoro, mette la buccia dentro un pentolino insieme alla foglia e riempie il recipiente di acqua. Accende il fornello e ce la mette sopra con il coperchio.

“Oggi la nonna ha mal di stomaco, ha bisogno di un po’ di aiuto da parte del sole. Lo sai che siamo fatti per gran parte di acqua? Be’, ecco perché usiamo l’acqua per questo rimedio e per tanti altri: il limone e l’alloro, facendo la danza del sole dentro di essa, fanno in modo che l’acqua raccolga le loro proprietà per trasmetterle alla nonna. L’acqua memorizza, raccoglie e trasmette, guarendo. Questo decotto va bene anche per la nausea, i problemi di digestione e il gonfiore. Deve bollire per dieci minuti, poi lo filtreremo. Basta berlo caldo e aspettare qualche minuto perché faccia il suo effetto, è davvero portentoso.”

Io gli credo. I rimedi del Nonno sono sempre i migliori!  

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Ingredienti:

  • Una foglia secca di alloro (il periodo balsamico per la raccolta delle foglie da essiccare è luglio-agosto).
  • La buccia di mezzo limone non trattato.
  • Acqua.
  • Zucchero o miele a piacere per dolcificare.

Muna

 

 

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