Attento a ciò che dici

“Il clima è impazzito!”

“La Terra non è mai stata così calda!”

“Gli animali stanno morendo tutti!”

“Abituiamoci a fenomeni sempre più estremi!”

“Il mare è pieno di plastica!”

“Il suolo, l’acqua e l’aria sono inquinati!”

“Ormai non possiamo più tornare indietro!”

“L’uomo farebbe bene a estinguersi!”

Le frasi che ho riportato sopra rimbalzano da mesi ovunque: negli spot pubblicitari, sui profili di tantissimi utenti social, sugli articoli di giornale, sulle bocche degli esperti e di chi ripete tutto ciò che viene detto alla televisione…

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Da mesi questi messaggi si sono fatti più prepotenti e insistenti, ingigantendosi a dismisura e andando a nutrire pericolosissime forme pensiero.

Ebbene, vorrei aggiungere alle esclamazioni sopra citate una considerazione di Gandhi:

“Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole.

Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti.

Mantieni i tuoi comportamenti positivi, perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini.

Mantieni le tue abitudini positive, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori.

Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il tuo destino.”

A qualcuno interessa che il clima impazzisca. A qualcuno interessa che il pianeta si surriscaldi, che gli animali muoiano, che il mare, la terra e l’aria si inquinino sempre di più… Continuando a ripetere queste affermazioni dando l’essere umano per spacciato non facciamo altro che accelerare la corsa verso il baratro, anziché frenarla.

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Così come dovremmo ridurre il nostro impatto ambientale, dovremmo ridurre anche l’impatto che i nostri pensieri spazzatura esercitano sulla realtà. Inoltre la lamentela, la polemica e la ripetizione a pappagallo di questi concetti non offrono un aiuto concreto (anzi…).

È vero, le cose sembra non stiano andando bene PER NOI, ma in ogni istante abbiamo il potere di iniziare a cambiare qualcosa. Anziché inquinare ulteriormente il pensiero collettivo con immagini catastrofiche degne di The Day after Tomorrow, impariamo a produrre visualizzazioni più pulite, per noi e per il pianeta su cui abitiamo.

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Sono pensieri, questi, che ci distolgono dal Qui e Ora, obbligandoci a creare un futuro non ancora realizzatosi, ma che noi diamo per certo, per scontato, e così facendo ci autodistruggiamo.

Il nostro Adesso è un pianeta ancora integro, sebbene forse un po’ ammaccato. Eppure anche queste ammaccature sono tali sono per noi  e per il nostro (limitato) metro di giudizio. Pensando a una Terra distrutta e devastata, non facciamo che creare in massa quel tragico dipinto sulla superficie del pianeta, ogni giorno ne realizziamo un pezzo senza neppure accorgercene. Il nostro presente è fatto in realtà di vita, di poli magnetici che si stanno invertendo per cause naturali e che portano a cambiamenti inevitabili sui quali non abbiamo alcun potere. Il nostro presente, oggi, è fatto di un pianeta Terra in costante mutamento, come lo è la Vita da sempre e per sempre. Nel nostro presente esistono ancora tigri e lupi e renne e orsi polari e delfini e api. E allora perché ci impegniamo così tanto nel vedere tutti questi esseri meravigliosi già estinti? Perché non convogliamo le nostre energie in immagini più positive e costruttive di queste catastrofiche che i mass media non fanno che inculcarci ogni giorno e con ogni mezzo possibile?

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L’ho detto più volte in questo mio blog e mi ripeterò anche oggi: l’essere umano ha delle potenzialità che non conosce e non sa di avere, in lui è insito un potere forte, in grado di cambiare la realtà dirigendo i pensieri (quindi la propria energia) a piacimento. E allora, se questo potere ci appartiene per diritto e per nascita, perché non utilizzarlo per creare, anziché per distruggere?

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