Tu sei la tempesta

Quando si cammina in montagna, soprattutto in estate, è facile imbattersi in temporali e tempeste. Devo dire che, dalla primavera scorsa, mi è capitato spesso di ritrovarmi nel bel mezzo del bosco circondata da tuoni, fulmini e pioggia… e vi assicuro che non è una situazione piacevole nella quale trovarsi.

Tuttavia, la Natura è Maestra ed è in me la concezione che ogni cosa sia collegata e che si possa trarre insegnamento da ogni evento della realtà. L’esperienza mi ha insegnato che se un evento si ripete, significa che in quell’evento abbiamo una lezione importante da apprendere, che esso è il mezzo attraverso il quale il nostro Sé Superiore sta cercando di mostrarci qualcosa su cui dobbiamo lavorare.

Ebbene, ogni volta che udivo il primo tuono in mezzo al bosco, dentro di me scattava l’allarme. Quando il tuono era seguito da scrosci di pioggia incessante, grandine e poi da un lampo o un fulmine… be’, il terrore mi stringeva le viscere in una morsa, la mia energia vitale si concentrava tutta nel ventre e immediatamente gambe e braccia iniziavano a tremare, perdendo stabilità ed efficienza. Il petto si irrigidiva, il respiro faticava a fare il proprio corso e già sentivo il panico impossessarsi di me. Sono ormai abituata a osservare le mie reazioni fisiche agli stimoli esterni, a guardare con gli occhi dell’Anima le mie emozioni più forti ed eclatanti, a fare caso a tutti i pensieri che mi attraversano la mente in momenti critici come quello che vi ho appena descritto. Sono reazioni normali: un evento scatena in noi un pensiero, il quale si traduce in un ordine del cervello impartito a tutto il corpo. E’ la reazione, la programmazione della macchina che abbiamo all’interno del cranio e che funziona sempre allo stesso modo, a meno che non ci rendiamo coscienti dei suoi meccanismi e non incominciamo a invertire gli ordini…

Per l’ennesima volta, dunque, mi sono ritrovata su un sentiero nel bosco senza ripari col temporale che infuriava intorno a me. Quell’evento si stava ripetendo troppo spesso, era chiaro che io dovessi lavorarci su.

fogInizialmente quel giorno il cielo non sembrava così minaccioso, altrimenti non mi sarei avventurata, ma a un certo punto le nubi si sono addensate sui monti ed è venuto giù un acquazzone così forte che mi sono ritrovata con le mutande bagnate, nonostante il k-way.  Ero spaventata dai fulmini, il terrore avanzava in me e le reazioni che ho descritto poco sopra si sono presentate tutte, senza sconti. Nella mia mente si sono affacciati subito i pensieri più catastrofici, credo possiate facilmente immaginarli… Tuttavia, questa volta è successo qualcosa di diverso.

Mel. Tu SEI la tempesta e lei è te. Smettila di vedere la separazione. Tu sei il Tutto e il Tutto è te. La tempesta fa parte di te, amala, non combatterla. Avanti, Mel! La tempesta è qui per mostrarti la tua paura. Ha detto una voce limpida e chiara dentro di me.

Mi sono calmata all’istante e mi sono ripetuta tutto questo, facendo respiri profondi. Inspira dal naso. Espira dalla bocca. Inspira dal naso. Espira dalla bocca… una, due, tre, quattro, cinque volte. Più respiravo in questo modo, più mi acquietavo e mi connettevo con quel Tutto da cui mi ero sentita separata fino a poco prima. Inspiravo Amore, Gioia, Luce, ed espiravo paura, terrore, panico, caricandomi e radicandomi, prendendo piena padronanza di me stessa.

rainAmala, Mel, amala. Lei è dentro di te, mi ripetevo come un mantra. Preoccupazione, terrore, paura, panico: vi vedo. Siete dentro di me, vi ho visti, so che esistete, ma ora non ho bisogno di voi. Adesso, Qui e Ora, in questo momento, io sto bene. Il futuro non esiste. Continuavo a camminare in mezzo alla pioggia a passo svelto, i piedi dentro gli scarponi ormai fradici e il sentiero diventato un torrente.

“Grazie, tempesta, per avermi fatto vedere tutta la mia paura. Mi stai mostrando che vivo costantemente nell’ansia del futuro, nella pre-occupazione, anziché nel presente. Grazie per esserci. Ho capito il tuo messaggio. Sono io a creare la mia realtà e il mio domani. Grazie, grazie, grazie. Ora che ho capito il messaggio, però, ora che ti ho visto, non hai più bisogno di infuriare così tanto.” ho pronunciato ad alta voce, sentendo l’Amore in me, le mani giunte in corrispondenza del chakra del cuore.

Non avevo più paura. Il nodo alla gola si era sciolto, le viscere si sono rilassate e il petto si alzava e abbassava con regolarità. Il respiro non era più affannoso, le gambe mi dolevano per il tanto camminare, ma erano salde, così come le mie mani dalla pelle incartapecorita dall’acqua. Ho ripetuto dentro di me tutte quelle frasi, le ho sentite mie e nel giro di cinque minuti i tuoni, lampi e fulmini si sono dissolti. Mezzora dopo, invece, spendeva il sole nel cielo sopra di me. Avete mai avuto l’occasione di osservare la luce particolare che accarezza le cose dopo un temporale? La Natura si tinge d’oro, il colore della Rinascita, della Resurrezione, della nuova Vita in tutta la sua potenza.

Come dentro, così fuori.

Che ci crediate o meno, la vostra realtà cambia se voi cambiate. Siamo noi a creare la nostra realtà, il nostro presente e il nostro futuro. Io l’ho fatto e sto continuando a farlo a piccoli passi.

Con la speranza che questa mia esperienza possa aiutarvi a vedere oltre e a guidarvi verso una consapevolezza diversa di voi stessi e della vita, vi saluto e vi ricordo che persino nelle tempeste più brutte dobbiamo ricordarci chi siamo e il potere che abbiamo dentro di noi: quello dell’Amore, la forza più potente che esista.

Mel 

Fonte immagine di copertina: Pinterest (copyright di Drew Levin, utente flickr). Fonte altre immagini: Pixabay.

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