Qui e ora

Sapete che vi dico?

Che non è vero che si stava meglio quando si stava peggio, che non vorrei vivere in un’epoca e un tempo diversi da questo.

Perché? Be’, è molto semplice: c’è tanto da fare, qui, tanto da scoprire, da cambiare…
Se ho scelto di incarnarmi in quello che è il mio presente, c’è un motivo. Posso essere utile, ho l’opportunità di assistere a cambiamenti strabilianti, incredibili e che si susseguono veloci.

No, non vorrei tornare a un idealizzato Medioevo, né a un Ottocento sofisticato. Non voglio neppure riavere indietro l’età della pietra, o quella della costruzione delle piramidi.

Semplicemente, sto bene dove mi trovo: in questo guazzabuglio caotico e cacofonico.
Forse faticate a vederne la bellezza, ma c’è.

Io vedo la creatività, l’inventiva, il desiderio di evolvere e innalzarsi sopra ciò che di negativo c’è al mondo.

Vedo la voglia di mettersi in gioco, di farsi in mille pezzi e sfruttare ogni metodo a disposizione per trasmettere messaggi di pace, amore, armonia e per vivere meglio, come Natura comanda.

Vedo l’impegno crescente di persone che si interessano a tematiche che, fino ad appena un decennio fa, erano considerate come ciarlataneria.

Vedo esseri umani che con tenacia si oppongono alla supremazia delle macchine, che cercano la propria strada, che si inventano mestieri per contrastare la logorante modernità.

Vedo persone che amano quello che fanno, che divulgano saperi diversi, che trasmettono conoscenze e influenzano positivamente altre persone.

È come un virus, uno tsunami inarrestabile, ma non porta distruzione e malattia. Al contrario, reca con sé rinascita e guarigione.

Ecco perché non voglio essere in altri luoghi che Qui, in altro tempo che Ora. Voglio esserci!

Voglio godere di questa vita senza doverne agognare un’altra.

Sapete che vi dico? Che potete farlo anche voi. Basta volerlo.

Muna

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