Un salvagente per chi teme di affogare

“Anima mia… Mi sembra tutto così… Grande! Sei proprio certa di quello che hai scelto per me?”

“Non potrei esserlo di più.”

“Non so se ce la faccio… Mi sento tanto piccola in confronto a tutto quello che vedo intorno a me.”

“Se sei qui, ora, significa che hai un ruolo importante da svolgere in tutto questo. Vedi grande e insormontabile ciò che ti addolora perché non consideri una cosa fondamentale.”

“E sarebbe?”

“La tua stessa grandezza. Ciò che hai intorno e a cui attribuisci la causa del tuo malessere non è neanche paragonabile alla grandezza che sei. Io sono te. E io posso tutto, lo sai. Vivi sotto l’effetto oppiaceo della materia. Ma se apri gli occhi puoi vedere la perfezione di questo grande, enorme riflesso che rispecchia ciò che sei. Lo vedi? Riesci a farlo, questo?”

“Sì. Sì! Lo vedo, ora.”

“Bene. Vedi e senti fino a che punto arriva la tua creazione?”

“Caspita, sì!”

21 segni che stai sperimentando una perdita d'anima | Spazioazzurro
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“E allora sei altrettanto grande per ribaltare questa visione, scardinarla, trasmutarla. Crea la tua realtà. A tua immagine e somiglianza. Con libertà e centratura, con la sicurezza del Guerriero Spirituale.”

“Ecco, c’è un’altra cosa, Anima mia. Mi spaventa, tutto questo. Mi fa paura accettare di essere grande. Perché significa dover attraversare altrettanto grandi tempeste, proporzionate a ciò che sono. A volte è più comodo sentirsi in balia degli eventi, avere qualcuno su cui scaricare responsabilità.”

“È quello che accade alle Anime bambine. Ma io sono un’Anima adulta, ormai, e tu con me. Non ti chiedo di non aver paura. Provala, non reprimerla, sperimentala. Ma fa’ che diventi stimolo per il tuo cor-aggio. Non esserne serva, siine padrona. Non soccombere ai tuoi demoni. Ormai sei consapevole di ciò che si trova al di là della soglia a cui essi fanno la guardia: una Bellezza e una Libertà senza eguali. Per te e per tutti gli altri Esseri.”

“Non vi rinuncerò. Affronterò tutto questo.”

“Oh, lo so bene. Lo stai già facendo. E, mentre lo fai, per un attimo smetti di essere Quercia e trasformati in Giunco. Flessibile, ondeggiante e difficile da spezzare, capace di crescere anche nelle paludi.”

“Sia fatta la tua volontà, allora. Così è.”

Ho scritto di mio pugno questo Dialogo con l’Anima in risposta agli eventi che si stanno succedendo e che vedono molti/e interrogarsi profondamente. Per chi ha occhi per vedere, sarà facile comprendere e intuire quanto quello che ho riportato poco sopra non sia un semplice racconto di fantasia.

Siamo esseri divini, ma troppo spesso lo dimentichiamo. E lo dimentichiamo soprattutto in situazioni che reputiamo insormontabili, difficili da gestire o da affrontare.

Viviamo attualmente in una condizione di emergenza. Lasciando da parte le definizioni sul piano materiale e i risvolti politico-sociali di questo termine, la parola stessa implica qualcosa che emerge, che viene a galla, in superficie.

E ciò che emerge è per molti/e insostenibile, troppo grande, troppo pesante da fronteggiare.

odiare se stessi
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Fa paura tutto questo male. Fa paura percepirlo come uno tsunami inarrestabile. Spaventa vedere l’odio, il rancore, il giudizio, la violenza di cui l’essere umano si macchia, così come si inorridisce davanti alla corruzione, a chi è privo di scrupoli, alla meschinità.

Le verità che salgono a galla dai flutti dell’inconsapevolezza feriscono gli occhi e i cuori di molti/e. Sembra di affogarvi, nessun luogo appare più sicuro e incontaminato dalle nefandezze del mondo umano. Lo so bene.

Ma so anche che non è questa la prospettiva più utile da cui osservare le cose. Il male, l’odio, il rancore, il giudizio, le ingiustizie, l’arrivismo, la corruzione, la meschinità… Sono presenti da sempre, ma prima erano nascosti, celati e subdoli. Ora, invece, sono sfacciati, giocano a viso scoperto, e possiamo finalmente vederli per quello che sono. A livello collettivo.

Non è forse più pericoloso l’invisibile? Non è forse più dannoso ciò che si insinua non visto e che opera in tal modo indisturbato? La realtà, anche se si fatica a vederla e accettarla, è che guardare negli occhi ciò che prima era semplice sospetto è un potere, una forza, un’arma.

Il boccone più amaro da mandare giù è che nella misura in cui tutto questo ci scuote e ci colpisce, con la stessa intensità ci appartiene. E siamo chiamati/e a ri-conoscerlo. A vederlo. E ad accoglierlo per trasmutarlo.

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Immagine tratta dal film “Matrix”

Cosa intendo dire con questo?

A ognuno/a l’attuale situazione sociale e/o politica sta stretta per motivi differenti. Pur vivendo nella stessa società e con le stesse regole, ogni persona re-agisce a tale situazione in modi diversi. Qualcuno sente rabbia, qualcun altro prova il senso dell’ingiustizia o della coercizione o ancora della schiavitù. C’è chi si sente discriminato, chi ha paura, chi si sente limitato, chi prova frustrazione, chi odio… e potrei andare avanti così all’infinito. Nell’atmosfera aleggia una vasta gamma di emozioni che ognuno/a imputa a una causa esterna.

“Ho paura di chi non rispetta le regole

“Sono arrabbiato/a con lo Stato, con il Sistema, con il governo ladro!”

“Non parlo più al mio vicino di casa perché non la pensa come me.”

Mi stanno togliendo tute le libertà!”

“Voglio una vita normale ma per colpa di X/Y/Z non ce l’ho più.”

Più delegheremo a qualcosa di esterno ciò che non approviamo, maggiore distanza frapporremo con ciò che siamo realmente.

Perché, in verità, siamo colpiti/e proprio nella sfera che più serve per la nostra evoluzione.

Hai paura del prossimo? Impara ad amarlo di un Amore che non ha nulla di terreno e della dipendenza di cui lo macchiamo. E, soprattutto, ama te stesso/a prima di ogni altra cosa.

Temi, giudichi, condanni la trasgressione? Allora chiediti in quale sfera della tua vita sei trasgressore tu stesso e quale emozione muova il tuo essere trasgressivo.

Ti senti derubato/a di qualcosa, schiavo/a, non libero? Forse non ti rendi conto di esserlo ogni giorno della tua vita e in ogni ambito. Se vuoi essere libero/a, liberati! Liberati dai tuoi schemi mentali, dal giogo dei pensieri e dei limiti che ti auto-imponi. Liberati dal senso della sconfitta e del dovere, da tutte quelle catene che t’impediscono di essere sveglio/a a te stesso/a.

Qualsiasi sia la situazione in cui ti trovi e il modo in cui la stai attraversando, fermati e inizia a considerare le cose con una percezione differente. In fondo, stiamo sperimentando cose del tutto nuove, che mai avremmo immaginato di vivere sulla nostra pelle… Allora forse è il caso di rendere nuovo anche il nostro punto di vista e il nostro modo di affrontare la vita. Il modo in cui abbiamo vissuto fino ad ora si è mai rivelato funzionale? Credo che la risposta a questa domanda sia “no”. E, dunque, tanto vale tentare.

Un giorno il diavolo mi sussurrò all’orecchio: “Tu non sei abbastanza forte da affrontare la tempesta”.

Oggi ho sussurrato all’orecchio del diavolo: “Io sono la tempesta”.

~ Anonimo ~

© Testo Melania D’Alessandro per http://www.spondediboscomadre.com

Immagine di copertina: autore sconosciuto (nel caso lo conosciate, segnalatemelo. Sarò felice di aggiungere i credits).

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